Onorevoli Colleghi! - Come è noto, la legge 12 marzo 1999, n. 68, recante norme per il diritto al lavoro dei disabili, individua i sordi in coloro che sono colpiti da sordità alla nascita o prima dell'apprendimento della lingua parlata.
      La proposta di legge che si presenta intende apportare parziali modifiche alla citata legge n. 68 del 1999, e all'articolo 80 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 (legge finanziaria 2001) relativo ai lavoratori sordi.
      Lo scopo della presente proposta di legge è di prevedere alcuni benefìci già riconosciuti ai lavoratori privi di vista.
      Le nuove norme consentirebbero, così, un trattamento paritario della categoria dei lavoratori sordi rispetto ad altri soggetti portatori di handicap, per i quali la normativa vigente già stabilisce trattamenti più favorevoli.
      In particolare, con le modifiche all'articolo 3 della legge n. 68 del 1999, si prevede che la percentuale del 5 per cento dei posti riservata ai sordi si applichi in ogni caso, indipendentemente dal numero totale dei dipendenti occupati.
      La modifica al comma 3 dell'articolo 80 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, invece, intende portare a «dieci anni» il beneficio di contribuzione figurativa, fino ad oggi riconosciuto per un limite massimo di cinque anni.
      Questo progetto di legge è stato elaborato dalla Rosa nel Pugno e dall'Associazione «Luca Coscioni», grazie al lavoro di Stefano Bottini, già deputato socialista e fondatore del «Gruppo sordi Rosa nel Pugno».

 

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